Questo è il primo numero di “speciale elezioni amministrative
Asti, poker di candidati alle primarie del centrosinistra al voto il 22 gennaio, ha titolato “La Stampa” dell’11 novembre scorso.
Essi sono:
Si nota l’assenza di nomi riconducibili alla Federazione della sinistra. Una risposta può essere che la politica è l’arte del possibile, che se è svolta incessantemente con serietà, lealtà ed avendo di mira l’interesse generale ed il bene comune, fa incontrare strada facendo quanti si riconoscono in questi valori.
Nessun segnale esplicito è finora giunto dal versante centrodestra circa la formazione della coalizione e le modalità con cui essa esprimerà il proprio candidato sindaco. L’impressione è che comunque qualcosa bolla in pentola; ma è difficile immaginare che utilizzi le primarie, rinunciando a calarlo dall’alto.
Per quanto riguarda la presenza di eventuali “outsider”, capaci di svolgere il ruolo di “terzo incomodo”, bisognerà forse attendere che si avvicini la campagna elettorale vera e propria.
La sfida è comunque aperta; l’auspicio è che si eleggano sindaci e consiglieri adatti a svolgere l’impegnativo compito di aiutare a superare le attuali grandi difficoltà. Distribuendo i sacrifici da fare a livello locale, con equità e giustizia sociale, promuovendo il lavoro e lo sviluppo sostenibile. Applicando i criteri dettati dall’art. 53 della Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento. A presto.