30 mar 2012

Elezioni amministrative astigiane del 6-7 maggio 2012

Le avvisaglie sono che ad Asti potrebbe essere battuto il record del numero di liste che concorrono per l’elezione del sindaco e al rinnovo del consiglio comunale. E’ il bello della democrazia, verrebbe da pensare lì per lì. Infatti gli elettori potranno scegliere tra un maggior numero di opportunità, quella che più gli aggrada. Sennonché per vincere ad Asti bisogna ottenere la metà dei voti più uno al primo turno, oppure prevalere al ballottaggio.

E si sa che un considerevole numero di liste non potendo ragionevolmente ambire a questo risultato, si accontenteranno di battersi per un seggio in consiglio comunale.

C’è poi il Pdl che ha rinunciato a presentarsi con il suo simbolo ritenendo elettoralmente più conveniente (accordo con la Lega che ha posto questa condizione?) dissimulare la sua identità e puntare tutto sul nome di Giorgio Galvagno sindaco uscente.

Altri invece hanno dato vita a coalizioni, manifestando apertamente agli elettori di puntare insieme al risultato massimo: il ruolo di sindaco e di maggioranza in consiglio comunale. In questo senso si è orientato il centrosinistra (Partito Democratico, “Uniti per Asti”, Italia dei valori, Sinistra e libertà) scegliendo con il 62% dei voti Fabrizio Brignolo candidato sindaco con le primarie cui hanno partecipato migliaia di cittadini astigiani, nei 24 seggi dislocati sull’intero territorio comunale, a conclusione di un impegnativo lavoro svolto per settimane dai quattro candidati (oltre a Brignolo, Anna Bosia, Alberto Pasta, Massimo Campaner), con la popolazione.

Tra chi può coltivare ambizioni, corrono: la Federazione della Sinistra con Giovanni Pensabene e, da soli, la Lega con Pierfranco Verrua (salvo intesa con Pdl-Galvagno), “Asti per noi” con Mariangela Cotto, l’Udc con Davide Arri.

Poi via via, “Cinque stelle” con Gabriele Zangirolami, “Alleanza astigiana” con Diego Zavattaro, ed altre liste ancora, civiche a sé o di appoggio, il cui panorama si completerà solo con il giorno della loro presentazione ai sensi di legge.

Ancora un cenno per Villanova, importante centro del Pianalto con una diffusa presenza di attività industriali e un’agricoltura moderna. Per confermarsi alla guida del comune, il centrosinistra propone un candidato sindaco giovane che ha ben meritato come assessore, insieme a tutta l’amministrazione uscente.

Per farcela sugli avversari esperti e motivati che si prospettano, potrebbe essere decisivo l’impegno per sostenere e valorizzare il lavoro e la produzione, con particolare attenzione al comparto agricolo.

 

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