30 ago 2019

L'arte del possibile.

Leggere e riflettere sugli editoriali di Michele Serra e Massimo Franco rispettivamente su “la Repubblica” del 28 agosto ed il “Corriere della Sera” del 29 agosto ha aiutato a capire che è generoso e giusto che il Partito Democratico faccia il governo con il M5S e ce la metta tutta perché funzioni per  realizzare bene comune ed interesse generale puntando su lavoro, eco-ambiente, equa ripartizione della ricchezza prodotta, certo in Italia ma con l'occhio lungo al Mondo globale attraverso intese da tessere e realizzare tra Continenti.

I due giornalisti trattando e sviluppando aspetti diversi con taglio critico-propositivo concludono entrambi che si tratta di un passaggio che andava fatto, anche sa la possibilità che produca i risultati auspicati è da costruire e sviluppare attingendo all'ottimismo della volontà e facendolo prevalere sul pure comprensibile pessimismo della ragione, che avrebbe portato ad elezioni anticipate.

Che con l'attuale  legge elettorale avrebbero con ogni probabilità riproposto le problematiche attuali, appesantite dal “rimorso” per non averci provato.

Ricordando sempre che la politica è “l'arte del possibile” cioè cavare il meglio dalla situazione data, operando “con disciplina ed onore” (art. 54 Costituzione), con cosciente consapevolezza e senso di responsabilità, ottenendo comunque come minimo e per intanto che la situazione non peggiori o degeneri.

Tenendo nel debito conto che poco più del 50% dei cittadini ha un atteggiamento critico sulla decisione di fare questo accordo di governo; ma 7 su 10 non vogliono le elezioni anticipate.

E lo “spread” è significativamente diminuito facendo risparmiare un bel po’ di euro di interessi da pagare sul debito pubblico.

 

 

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