5 ago 2011

Potere, privilegi, denaro, bella vita

Recrudescenza di comportamenti criminosi che coinvolgono in particolare pubbliche amministrazioni e persone che se ne occupano ai vari livelli? Stando ai fatti che le cronache riportano, la risposta è sì.

Gira e rigira i moventi sono sempre gli stessi: potere, privilegi, denaro, bella vita; cioè i connotati di moda per essere considerati vincenti. L’armamentario cui si pone mano per raggiungere lo scopo è inaudito e travalica spesso la fantasia più sfrenata. Il vuoto di valori, il disprezzo delle regole che emerge è desolante.

Il sistema immunitario della società civile è messo a dura prova e la stessa magistratura è chiamata a supplire allo stravolgimento dell’etica e di ogni freno inibitorio. Il lassismo la fa da padrone e il male pare avere intaccato organi vitali dello stato e della stessa società civile. Ai cittadini cadono le braccia e non sanno più a che santo votarsi.

Eppure è proprio l’incombenza del buio a generare il rifiuto a soggiacervi, stimolando iniziative che vi pongano rimedio.

La prima delle quali è di riattivare l’intera filiera democratica, così come prevista dall’architettura costituzionale. L’esempio si può trarre dall’esito dei recenti referendum, coi quali i cittadini hanno reciso direttamente tre nodi: sì all’acqua pubblica, no al nucleare, no al “legittimo impedimento”, che il parlamento non riusciva a sciogliere. Superando con generosità appartenenze che dividono, per conseguire il bene comune che unisce.

Così devono comportarsi le forze politiche che hanno a cuore le sorti del Paese e sulla volontà e capacità di farlo vanno giudicate. Rimuovendo democraticamente quanto osta; ponendo mano ad una legge elettorale che riconsegni ai cittadini-elettori la sovranità di decidere gli eletti, scegliendo tra candidati espressi da elezioni primarie e presentati in collegi uninominali.

Premiando capacità, impegno, onestà, etica e amore per l’Italia, dov’è bello vivere ed allevare figli e nipoti. Costruendo tutti i giorni la pace tra i popoli del mondo globale. Utilizzando le differenze come ricchezza, perché ognuno possa esprimere il meglio di sé con quanti è dato in sorte di condividere l’esistenza su questa minuscola, unica, meravigliosa Terra nell’universo immenso.

 

 

 

 

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