12 giu 2012

Mario e Fabrizio

Il Governo Monti continua a fare le cose per cui è nato e s’è impegnato. Cioè contrastare la crisi, mettere a posto i conti dello Stato rimuovendo le cause che portavano al dissesto, aiutare la ripresa e lo sviluppo; il tutto secondo criteri di equità e giustizia sociale.

Praticando nel contempo una politica europea che realizzi solidarietà concreta tra gli Stati membri, che consenta loro di adempiere a quanto di competenza, evitando accelerazioni che potrebbero pregiudicarne la stabilità.

Alcune inadeguatezze proprie, e fibrillazioni di varia natura dei partiti, anche tra quelli che sostengono il governo in parlamento, rendono questo lavoro più lento e faticoso del previsto.

Mentre le indecisioni dell’Unione Europea nell’agire come soggetto unitario, sono sfruttate dalla speculazione per attaccare i conti degli stati più vulnerabili, rendendo precaria la loro già difficile situazione.

Ci sono ragioni per ritenere che la situazione potrà normalizzarsi con il prevalere della consapevolezza che tutti gli Stati, anche quelli che oggi stanno meglio, si gioveranno di un’Unione che si definisca come soggetto rappresentativo unitario. E pratichi fin d’ora politiche adeguate a questo ruolo.

Ad Asti è stata formata la giunta e l’amministrazione comunale ha avviato l’attuazione del programma di lavoro.

Le condizioni di difficoltà in cui versa l’Italia si riflettono ad ogni livello istituzionale. Ad Asti sarà quindi necessario non lasciare inutilizzate competenze personali che hanno già operato bene ed altre che si manifestassero nel tempo. Va altresì mantenuto e sviluppato il senso di responsabilità e la coesione che la città ha dimostrato, e si deve corrispondere alla fiducia manifestata dai cittadini nei confronti del sindaco Fabrizio Brignolo, del neoeletto consiglio comunale, della giunta e delle forze politiche che vi hanno concorso.

Occorrerà perdurare nell’impegno da parte di tutti, nessuno escluso. Purché volto a realizzare le migliori condizioni affinché Asti si riprenda il ruolo di città del lavoro, dei servizi, degli studi, della cultura, dell’arte, del benessere, della salubrità ambientale e della qualità della vita, dell’eccellenza enogastronomica, della tradizione e del folclore.

Per sé e per l’Astigiano. Capaci insieme di promuoversi nella più vasta realtà nazionale e continentale. Guadagnandosi il sigillo dell’Unesco di “Patrimonio dell’Umanità”.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento. A presto.