15 giu 2012

Elogio del calcio intelligente e dell'arbitro

Nel campionato d’Europa 2012 che si sta svolgendo in Polonia ed Ucraina, la partita Spagna-Italia ci ha riconciliati con il calcio giocato. Il risultato di uno a uno premia l’intelligenza tattica degli azzurri, che ha consentito di imbrigliare la migliore e collaudata coralità dei campioni del mondo, e di effettuare efficaci sortite, da una delle quali è scaturito il goal del momentaneo vantaggio.

Tra i migliori in campo annovererei l’arbitro ungherese Kassai, per la sobria ed oculata direzione, sempre vicinissimo all’azione ed in grado quindi di assumere decisione a ragion veduta, che gli sono valse il rispetto dei contendenti. Cogliendo anche alcuni falli cui fanno ricorso i giocatori più navigati, come pestare il piede all’avversario per impedirgli di saltare o di ripartire, e sapendo ben discernere tra intenzionalità e casualità.

Applicando inoltre senza errori la norma “del vantaggio”, cioè non fermare il gioco per fallo, se gli sviluppi dell’azione restano favorevoli alla squadra del giocatore che l’ha subito.

Tenendo un comportamento rispettoso verso i giocatori, inducendoli a far altrettanto nei suoi confronti e tra loro.

Distribuendo le ammonizioni in modo equanime e nei casi espressamente previsti dal regolamento, e solo dopo un primo richiamo verbale, per far comprendere i suoi criteri di valutazione.

Dando la netta impressione di conoscere la personalità di ogni singolo giocatore, e di avere praticato egli stesso il gioco del calcio, sapendo distinguere tra vigore agonistico e intenzionalità malevola.

Una direzione di gara che ha consentito al pubblico di godersi lo spettacolo tra l’ottima difesa degli azzurri, mai in soggezione, e l’attacco delle furie rosse tra i più prolifici del continente.

P.S. Se la nostra nazionale continuerà a giocare così, la qualità dell’Europeo se ne gioverà. E saranno ancora belle emozioni per tutti.

 

 

 

 

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