18 feb 2013

Con lungimirante acume.

Papa Benedetto XVI si è dimesso con decorrenza 28 febbraio prossimo. Una decisione che lascerà il segno qualunque siano i motivi che l’hanno determinata.

 

Appello al voto per le elezioni politiche del 24-25 febbraio 2013.

 

Per governare l’Italia e proseguire le riforme necessarie: lavoro, ripresa dell’economia, sviluppo nuovo e dignità di vita per tutti, è necessario disporre di maggioranze solide e coese in ambedue i rami del Parlamento: Camera dei deputati e Senato della Repubblica.

Come tutti ormai sanno, solo con il centrosinistra si possono ottenere i voti necessari per sconfiggere la perversa logica del “tanto peggio, tanto meglio” adottata dal leader del centrodestra per rimettersi in sella. E riaprire opportunità non da poco per la politica, i cittadini e l’Italia.

Se ciò non avverrà si tornerà alle vecchie vane promesse e ai “vorrei ma non posso” o “non me lo lasciano fare”.

Affinché le cose vadano nel verso giusto è quindi indispensabile che il centrosinistra confermi i consensi di cui è accreditato per la elezione della Camera e migliori quelli per l’elezione del Senato, i cui seggi vengono attribuiti su base regionale. Vale a dire che per avere la maggioranza al Senato il centrosinistra deve praticamente vincere in tutte le regioni.

Si tratta di obiettivi realizzabili se il voto viene utilizzato con lungimirante acume, che già in altre circostante gli elettori hanno dimostrato di possedere.

Cioè votare innanzitutto perché il centrosinistra vinca sia alla Camera che nelle singole regioni per il Senato, e contemporaneamente valorizzare il modo nuovo di fare politica: dal basso, sempre nel merito, propositivamente tanto in maggioranza quanto dall’opposizione, votando anche i fautori di questa impostazione.

 

Certi che gli elettori capiranno e faranno bene la loro parte.

 

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