5 feb 2013

Non è possibile che la nostra credulità giunga a tanto.

Possibile che la nostra credulità si spinga fino a prestar fede alle promesse elettorali del centrodestra che chiede voti per fare quanto non è riuscito a fare fino al mese di novembre 2011, quando si dimise il governo del Cavaliere e gli subentrò quello tecnico di Mario Monti per evitare all’Italia il baratro greco sul cui orlo ormai ci trovavamo?

Eppure quel centrodestra e quel governo avevano lo stesso leader che negli ultimi vent’anni è stato per più di metà nella stanza dei bottoni, con maggioranze ampie e anche debordanti, con risultati pessimi per la vita di persone, famiglie e imprese; e che ora ardisce ripetere che tutto andava bene, e che se non fosse stato per Fini e Casini che lo hanno sempre frenato l’Italia sarebbe diventata un eden?

E non è sempre lui che s’è fatto ridere dietro dal mondo cui pure appartiene, per le topiche inanellate come statista e per le situazioni strambe e paradossali in cui si caccia come persona nel suo privato, che non hanno eguali a livello planetario?

E non è ancora lui che prometteva di abbassare le tasse mentre le aumentava portandoci al fallimento, senza capire granché di quanto succedeva e litigando in continuazione col suo ministro delle finanze Tremonti?

E che adesso pur di raccattare voti per rimettersi in sella dice le cose più strampalate sul duce, sull’Imu che ha messo lui ed ora si inventa un decreto già pronto per toglierla, sull’economia, la cui conoscenza non gli è proprio congeniale se siamo in questo stato dopo i suoi migliori anni di governo?

E se ne infischia di cosa è realmente successo al Monte dei Paschi di Siena (e di cosa bisogna fare per rimediarvi, lasciando alla magistratura il compito di accertare eventuali reati, sanzionare i colpevoli e recuperare il denaro frutto di azioni criminose), intento com’è a specularci elettoralmente su?

No, non è possibile che la nostra credulità giunga a tanto, riconsegnandogli un pugno di parlamentari proni al nefasto “tanto peggio (per l’Italia), tanto meglio (per sé e sodali)”.

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento. A presto.