29 set 2014

Lavoro, clima e Scozia.

Il lavoro.

Il lavoro in Italia è considerato la priorità. Alla creazione di lavoro ed al suo rilancio sono destinate straordinarie attenzioni istituzionali e l’approvazione di nuovi strumenti legislativi.

Le risorse necessarie sono ricercate in risparmi di spesa della pubblica amministrazione, eliminando inefficienze, sollecitando imprenditività, ed attingendo dai fondi dell’Unione Europea.

C’è qualche timidezza a coinvolgere grandi ricchezze e la redditività di cospicui patrimoni, nonostante la Costituzione lo preveda espressamente e con criteri di progressività (art. 53).

È in corso un rilevante impegno del governo per la realizzazione di attese importanti riforme che aiutino tutti a vivere meglio, anche se tutto ciò può causare temporanei cali di consenso tra quanti preferiscono che le cose restino così.

Il recente dissenso tra governo e sindacati verte sui ruoli da svolgere nell’attuale inedita difficile situazione e nel contribuire a costruire le condizioni per il suo superamento.

Dal Parlamento si attende un impegno di qualità per migliorare e condurre in porto i supporti legislativi necessari. Con una nota di sano pragmatismo ad integrare gli importanti legittimi orientamenti ideali.

Il clima.

È un susseguirsi di iniziative popolari ed istituzionali a livello mondiale, tendenti a porre sotto controllo i rapidi e pericolosi mutamenti climatici per riportarli a compatibilità con gli equilibrii degli ecosistemi.

Aria, acqua, terreno agrario, fauna e flora, foreste, mari e oceani, ghiacciai sono gli elementi naturali vitali da salvaguardare.

Con sette miliardi di abitanti sulla terra ancora in aumento, non possiamo permetterci di lasciare al caso o all’avida discrezionalità di pochi l’utilizzo del Pianeta. Costruendo la pace giorno per giorno, elemento indispensabile per rendere possibile e duraturo tutto il resto.

La Scozia.

Nel recente referendum ha vinto soprattutto la democrazia, dopo la coraggiosa e leale decisione di tenerlo.

È prevalsa la volontà di stare uniti in un mondo complesso, nonostante le spinte a dividere anche attraverso la formazione di stati religiosi come il califfato!

Stare uniti salvaguardando le differenze che sono il lievito per lo sviluppo della società.

Paiono queste le lezioni da trarre dalla grande partecipazione degli elettori alla competizione (ammessi anche i giovanissimi) e dal suo esito.

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