10 nov 2014

Vita e fine vita.

Brittany Maynard giovane donna statunitense malata di tumore alla testa, ha posto volontariamente fine alla sua vita prima che la malattia raggiungesse la fase terminale.

Il caso ha riproposto il dilemma eutanasia sì, eutanasia no.

Per quanto può valere dico la mia, partendo da un lontano ricordo adolescenziale per arrivare ad oggi.

Per quanto ne so mio nonno paterno fu colpito da male analogo che lo rese cieco.

Andavo a trovarlo nella casettina dove abitava con la nonna. Fuori sulla panca di legno all’ombra si parlava del più e del meno, oppure si stava in silenzio a seconda di come lui gradiva; qualche volta lo guidavo in brevi passeggiate.

Non mi parlò mai del suo male né lo sentii lamentarsi. La malattia si protrasse per circa un anno.

Lucio Magri rinunciò volontariamente alla vita.

Indro Montanelli non assunse deliberatamente più liquidi per alcuni giorni.

Maria stava bene ma non bevve perché non aveva lo stimolo a farlo.

Se è in sé vale la decisione della persona interessata.

Altrimenti si prestino le migliori cure possibili.

Se capita il miracolo sia benvenuto.

 

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento. A presto.