2 nov 2016

Ridere.

Ridere, sorridere fa bene e Dio lo desidera per noi.

Sembra che vi siano dei muscoli dedicati capaci di sollecitare la produzione di sostanze naturalmente dopanti da cui attingere all'occorrenza. Muscoli che se non utilizzati rischiano di atrofizzarsi con conseguenze nefaste.

Così i media recenti riportano e commentano una dichiarazione di Papa Francesco sull'argomento, fotografato con Roberto Benigni a rimarcarne l'importanza.

Riandando al Medioevo in cui si riteneva che il riso fosse blasfemo o, come minimo, "abbondare sulla bocca degli stolti".

Da qui all'auspicio che la pratica del riso e del sorriso trovi sempre più adepti il passo è breve; non appesantisce il bilancio dello Stato anzi lo aiuta con iniezioni di fiducia, un ingrediente di cui c'è penuria.

Abbiamo però bisogno di esempi concreti che ne promuovano la pratica a partire dalla testa del pesce, dimostrando i vantaggi che ne vengono alla qualità della vita di tutti i giorni.

Per esempio mai mentendo; proponendosi e svolgendo sempre al meglio il proprio lavoro e tenendo conto delle ricadute positive sul maggior numero di persone possibili tra le quali ci si pone: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te.

Certo col sorriso; ridendo in modo più pieno e confidenziale senza ostentazione né reticenze o soggezioni quando le circostanze sono appropriate, perché esso manifesti  appieno le proprie taumaturgiche qualità: Dario Fo ineguagliabile in questo senso.

Accettando anche la risata non del tutto appropriata espressa da persone che traggono da essa incoraggiamento ed energia per superare patemi che le angustiano.

Sorriso di rispetto e condivisione di sofferenze che sul momento non si sa lenire in altro modo

Sorriso autoironico per attenuare sofferte dichiarazioni di inadeguatezze.

Scoppio irrefrenabile di risa istintive per divertente barzelletta ben raccontata.

Sganasciarsi dalle risa al racconto di persona informata che Donald Trump millanta le sue capacità amatorie per dissimulare una timidezza congenita nei confronti delle donne.

Sollecitando sorridendo quanti ridono raramente a farlo più spesso nell'interesse proprio e dell'intorno umano e non in cui vivono.

 

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