20 gen 2012

Carlo e Ilaria

Collega e Amico dei migliori e tra i migliori Carlo Fruttero, ottantacinque anni, scrittore, se n’è andato domenica 15 gennaio. Egli ha voluto che il suo funerale fosse un commiato sereno, una “festa d’addio”.

E’ stato sepolto nel cimitero di Castiglione della Pescaia accanto al suo amico Italo Calvino. Con Franco Lucentini costituì un sodalizio letterario che innovò due generi: la fantascienza e il giallo. Lavorarono insieme dal 1952 fino alla morte di Lucentini nel 2002.

E anche per merito di Carlo Fruttero se la piemontesità è sinonimo di garbata, gustosa qualità nella modernità.

Sia “La Stampa” (13.1.12) che “l’Espresso” (19.1.12) hanno pubblicato la lettera di Ilaria, ventitre anni, attualmente disoccupata, il cui papà – dopo una vita di lavoro in una piccola azienda – è stato lasciato a casa nel 2009 e da allora ha lavorato solo tre mesi nel 2011. Poi è stato licenziato senza un euro, né ammortizzatori sociali. Sarebbe dovuto andare in pensione tra breve (è nato nel 1952) e questa possibilità era attesa con ansia da tutta la famiglia perché consentiva un reddito continuativo, seppur modesto, per vivere e pagare i debiti contratti per tirare avanti finora.

Sennonché il 4 dicembre scorso sono state abolite le quote di anzianità, ed il papà di Ilaria non può più andare in pensione, è senza lavoro, non ha alcun reddito ed ha la famiglia a carico. E non è purtroppo il solo a trovarsi in questa drammatica condizione.

Il paradigma dell’equità, assunto a base del risanamento dei conti dello Stato, è proprio rappresentato in questo caso dal papà di Ilaria e dalla sua famiglia e da quelli come lui, che non possono essere abbandonati a loro stessi.

Infatti sarebbe inaccettabile un intervento che richiedesse vittime sacrificali, anche se si trattasse di responsabili dei guasti cui si deve rimediare. Figuriamoci se sul lastrico possono finire lavoratori e loro famiglie, ai quali dopo una vita di rinunce non resterebbero che gli occhi per piangere!

Non ci sono quindi dubbi che chi di dovere dovrà e saprà provvedere sollecitamente, confermando così l’assunto che tutti dobbiamo fare la nostra parte, chi ha di più darà di più e nessuno sarà lasciato solo in mezzo alla strada.

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento. A presto.