17 mar 2014

Perché questo è il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!

Si riportano i passi più significativi del discorso che il presidente dell’Uruguay José Alberto Mujica Cordano ha tenuto alla “Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile” a Rio de Janeiro il 20-22 giugno 2012.

Perché da essi emerge che il benessere per tutti è possibile solo se si punta sulla qualità materiale e immateriale che non ha limiti; invece che sulla quantità i cui limiti sono imprescindibili, attesa la finitezza fisica di Madre Terra dalla quale tutto promana.

Autorità presenti di tutte le latitudini e organismi, grazie mille.

Grazie al popolo del Brasile e alla sua sig.ra Presidentessa Dilma Rousseff. Mille grazie alla buona fede che, sicuramente, hanno presentato tutti gli oratori che mi hanno preceduto.

Esprimiamo la profonda volontà come governanti di sostenere tutti gli accordi che questa nostra povera umanità possa sottoscrivere.

Comunque, permetteteci di fare alcune domande a voce alta. Tutto il pomeriggio si è parlato dello sviluppo sostenibile. Di tirare fuori le immense masse dalle povertà.

Che cosa svolazza nella nostra testa? Il modello di sviluppo e di consumo, che è l’attuale delle società ricche?

Mi faccio questa domanda: che cosa succederebbe al pianeta se gli indù in proporzione avessero la stessa quantità di auto per famiglia che hanno i tedeschi?

Quanto ossigeno resterebbe per poter respirare? Più chiaramente: possiede il mondo oggi gli elementi materiali per rendere possibile che 7 o 8 miliardi di persone possano sostenere lo stesso grado di consumo e sperpero che hanno le più opulente società occidentali? Sarà possibile tutto ciò? [….]

Stiamo governando la globalizzazione o la globalizzazione ci governa??? È possibile parlare di solidarietà e dello stare tutti insieme in una economia basata sulla competizione spietata? Fino a dove arriva la nostra fraternità? [….]

Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita è corta e se ne va via rapidamente. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare. Ma se la vita mi scappa via, lavorando e lavorando per consumare un plus e la società di consumo è il motore, perché, in definitiva, se si paralizza il consumo, si ferma l’economia, e se si ferma l’economia, appare il fantasma del ristagno per ognuno di noi. Ma questo iper consumo è lo stesso che sta aggredendo il pianeta. [….]

La causa è il modello di civilizzazione che abbiamo montato. E quello che dobbiamo cambiare è la nostra forma di vivere! [….]

Queste cose che dico sono molto elementari: lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare.

Precisamente. Perché questo è il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!

 

 

 

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