Dopo avere letto Ferruccio de Bortoli su "L'Economia" del "Corriere della sera" del 10 aprile scorso sento di dovere richiamare l'attenzione su quanto egli scrive circa un argomento importante di grande attualità.
Si
tratta dell'addio all'euro descritto da quanti lo propugnano come la panacea,
il toccasana dei nostri mali e l'aprirsi di una paradisiaca nuova età, insieme
alla ricuperata sovranità nazionale perduta stando nell'Unione Europea.
Di
economia e finanza capisco quanto serve per orientarmi nell'operare quotidiano
e dall’articolo citato, che apre con rilevanza anche formale il giornale, ho
capito che l'autore se la gioca tutta da competente, argomentando e dimostrando
che per l'Italia l'uscita dall'euro sarebbe una irrimediabile follia.
Siccome
si tratta di uno scritto organico, denso, stringente e non dispongo della
capacità di rilevarne l'essenziale senza rischiare di perdere qualcosa,
invito a leggerlo.
Con
l'ulteriore vantaggio di potervi cogliere con la propria personale sensibilità
anche passaggi non del tutto espliciti.
In
definitiva mi pare che il testo solleciti, quasi costringa, ad affrontare il
merito, non essendo credibile cavarsela con asserzioni presentate come
apodittiche, che non necessitano di dimostrazione, o peggio con semplici
battute.
Auguri
di cuore di Buone Feste Pasquali a tutti!.
PS.
è possibile che l’articolo di Ferruccio de Bortoli sia disponibile tra qualche
giorno a questo link.
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