18 apr 2019

Letti da rifare.

Frammenti tratti da “Letti da rifare” di Alessandro D'Avenia (Corriere della Sera 15.4.19) che a ben guardare trovano riscontro nella vita di molti senza che gli interessati ne abbiano sufficiente consapevolezza. D'Avenia si rivolge in particolare ai giovani, ma anche a chi giovane lo è già stato e un po’ vorrebbe continuare ad esserlo per quanto possibile per onorare la vita e produrvi e trarvi sempre il meglio insieme a quanti lo desiderano.

  • Come ben racconta Edith Hall nel recente “Il metodo Aristotele” la felicità per il filosofo greco è nelle nostre mani: basta realizzare il proprio potenziale e diventare la migliore versione di se stessi.
  • I Greci imboccarono questa via e della sofferenza fecero un cammino. Non la rimossero, ma la trasformarono in occasione: non fuggirono in un mondo in cui morte e dolore non esistono, anzi ne fecero la scuola dell'arte di vivere. Il pathei mathos, “conoscere attraverso il dolore”, è il fiero realismo di chi accetta la sofferenza come sfida creativa […].
  • Questo è anche il metodo di Aristotele, la via aperta dall'etica del bene: per essere felici la strada è impegnarsi a fare la cosa giusta ed evitare di fare il male.
  • Le più grandi scoperte e opere umane sono il frutto di un'eroica fiducia nel desiderio, nella mancanza, nella sconfitta: Dante scrisse la Commedia dopo avere perso tutto, Dostoevskij scrisse i suoi grandi romanzi dopo i lavori forzati in Siberia.
  • […] è veramente felice solo una vita che non ignora il dolore, la sconfitta, la morte, ma che li attraversa e supera, mostrandone, appunto le credenziali.
  • Per un’arte di vivere integrale […] la sconfitta diventa un prezioso luogo di verità, ricerca, iniziativa. Prendere la croce di ogni giorno non significa desiderare il dolore, ma riuscire a trasformare in bellezza il limite di quel giorno […].
  • L'uomo più evoluto non è né il faber né il sapiens, ma il patiens: l'uomo che sa dare un significato anche alla sofferenza, che poi è solo l'uomo che sa amare.
  • […] solo un'arte di vivere che abbracci ferite e limiti, può darci la capacità non solo di sopportare il male ma di renderlo vita. E' vera felicità quella che trasforma ogni materia, anche la più resistente, in bellezza.

Auguri di Buona Pasqua, e di “trovare la felicità nascosta in ogni cosa, anche la più oscura”.

 

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