14 apr 2013

La verifica seria dell'efficacia della legalizzazione.

Nel libro “ZeroZeroZero” Feltrinelli uscito da poco, Roberto Saviano racconta come intorno alla cocaina ruoti un mondo organizzato per delinquere che dispone di una quantità di denaro da condizionare la vita di tutti noi. E che induce sempre più persone – attualmente poco meno del 10% – a farne uso, diciamo così, normale. Coinvolgendole nel complesso sistema di lucrosa illegalità che viene a determinarsi: un chilogrammo di cocaina alla produzione costa meno di duemila euro e se ne ricavano anche 180 mila al consumo.

Tutto in nero, con un danno fiscale per l’Italia di parecchie decine di miliardi l’anno.

Si tratta di un fenomeno noto da tempo, rilevato anche attraverso analisi delle acque di fogna, di cui però Saviano indaga gli aspetti meno noti e l’influenza negativa che esso esercita sugli stili di vita ed i valori delle persone e, in definitiva, sulla società contemporanea. Degradando il lavoro occorrente da attività fondativa di dignità e progresso umano e sociale a pratica riprovevole, losca, criminale.

Attraverso l’indegno approfittare della fragilità e debolezza umana a vantaggio di gruppi senza scrupoli che per dominare in questo mercato sotterraneo ricorrono a pratiche corruttive e all’omicidio.

Un fenomeno grave ed esteso, che va certo prevenuto con iniziative idonee ricomprendendo tra queste l’aiuto ai contadini per la riconversione colturale, e la verifica seria dell’efficacia della legalizzazione; nonché contrastato con operazioni di “intelligence” a tutti i livelli.

Ma è soprattutto la conoscenza e la consapevolezza diffusa del male complessivo che oggi ne viene, l’arma più efficace per affrontare e battere la logica perversa sulla quale esso si fonda.

 

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