27 mar 2019

La nuova via della seta.

Xi Jinping leader della Repubblica Popolare Cinese con sua moglie Peng Liyuan e una folta delegazione di imprenditori, tecnici, esperti di produzione e di economia in visita ufficiale in Italia per conoscersi meglio e vedere se possiamo fare insieme cose di reciproco interesse.

Dopo intese con il Vaticano per rimuovere ostacoli al libero esercizio delle pratiche religiose, un ulteriore passo verso la normalizzazione dei rapporti tra uno Stato di un miliardo e mezzo circa di abitanti e l'Italia con poco più di sessanta milioni. Se teniamo anche conto della qualità il confronto è certamente meno impari, anche se ci relazioniamo con una realtà di millenaria civiltà.

Niente a che vedere comunque con un cambio di alleanze dell'Italia o di forzature verso l'Unione Europea semmai già orientata a definire una politica comune verso questa “nuova via della seta” ad ampio raggio come viene definito l'attivismo a tutto campo della Cina.

Si tratta anche di un confronto fra un modello economico centralizzato o almeno protetto come quello vigente in Cina e quello di libero mercato praticato dai Paesi a democrazia sviluppata con cui la Cina si relaziona senza soggezione, anzi forse addirittura convinta di disporre di quello più efficiente.

Si ricordi che la Cina possiede una significativa quantità di titoli del debito pubblico degli Stati Uniti; proprio nel momento in cui essi, potenza economica concorrente, si ritraggono la Cina si promuove attribuendo all'espansione dei commerci una nota positiva che va oltre l'aspetto puramente economico.

Una tenzone in cui la sfida dovrebbe essere di fare emergere e utilizzare il meglio di ciascuno.

Mentre la nostra quotidianità è imbarbarita da fatti con i quali non possiamo non fare i conti, come il bus che brucia, con i 51 ragazzi che trasportava in fuga appena in tempo dall'autista incendiario, e le mazzette ricevute da chi riveste cariche pubbliche per svolgere le quali l'art. 54 della Costituzione esige “disciplina ed onore”.

Alimenta la speranza il garrire al vento delle bandiere dell'Italia, dell'Europa Unita, della Repubblica Popolare Cinese e il profetico continuo richiamo del Capo dello Stato Sergio Mattarella ai valori fondanti la moderna convivenza civile, tra cui i diritti umani e sociali e l'integrità degli elementi vitali temperatura, terra, aria, acqua della nostra comune Madre Terra.

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