16 feb 2012

Elezioni amministrative astigiane del 6-7 maggio 2012

Il centrodestra di Asti non ha ancora deciso ufficialmente nulla, circa il candidato sindaco alle elezioni amministrative, né sul metodo che adotterà per sceglierlo (elezioni primarie?).

Ma da come si mettono le cose qualche ragionevole congettura è possibile.

Il sindaco uscente Galvagno, ad esempio, ha riempito l’ex Politeama, ora “Palco 19” e pagine di giornali per presentare in “pompa magna” l’Asti che verrà. Una estemporanea ripetizione aggiornata di cose già dette e mai fatte, presentate in modo folcloristico ed accattivante.

Un modo di riproporsi da par suo, continuando a promettere?

Nel qual caso non sarebbe più semplice e comprensibile esporre quanto ha effettivamente realizzato per la città durante il mandato di sindaco che sta terminando, nella prospettiva del comune di Asti che egli ha in mente per la prossima legislatura?

Senza annettersi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, che competono all’operativo Organico di cui dispone il comune, cui basta fornire a bilancio le risorse necessarie.

Se i risultati convinceranno i cittadini, la sua aspirazione a proseguire troverà terreno fertile per attecchire e prosperare; se no, potrà tranquillamente pensionarsi, lasciando ad altri l’impegnativo compito di rilanciare la città con proposte serie e praticabili che aiutino, utilizzino e migliorino ciò che già c’è ed aprano opportunità nuove per l’economia, il sapere, i giovani, il lavoro e le famiglie.

 

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