15 giu 2017

Rinnovarsi o scomparire.

Domenica 11 giugno scorso si è votato in oltre 1000 comuni per eleggere sindaci e consigli; tra essi anche capoluoghi di Regione e provinciali.

Una buona occasione per tastare il polso dell'elettorato in una fase delicata con segnali di ripresa dopo una crisi lunga e pesante che ha richiesto sacrifici particolari ad una parte significativa della nostra società che lavora e produce e va in qualche modo risarcita.

I risultati si possono riassumere di massima così. Astensione ancora in crescita: hanno votato mediamente 6 elettori su 10. I partiti continuano a perdere consensi. Il centrosinistra nel complesso mantiene le posizioni; il centrodestra le migliora; il M5S le peggiora.

Qualche commento.

L'aumento dell'astensione come sfiducia che il voto possa cambiare qualcosa chiunque sia eletto. O addirittura che la politica delle istituzioni sia inadeguata rispetto a quanto le persone e la porzione di società cui appartengono s'attendono.

Non nascondiamoci che anche nei piccoli comuni – Lampedusa insegna – ci si trova di fronte a problemi inediti per affrontare i quali oltre alle capacità occorre abnegazione, volontà, determinazione e coraggio spesso straordinari quindi non da tutti.

Circa i partiti sono costituiti dalle persone che vi si dedicano, perlopiù in aggiunta agli ordinari impegni di lavoro, affettivi, familiari. La selezione avviene  provando e riprovando artigianalmente con i limiti che ciò ancora comporta. La fiducia personale nei leader non basta più, ma senza di loro nemmeno s'inizia. Rinnovarsi o scomparire pare il segnale che arriva dagli elettori.

Centrosinistra e centrodestra identificano forze, insiemi ancora vitali dai cui confronti possono scaturire risultati soddisfacenti.

Ad Asti, dove non si è ancora certi se al ballottaggio contro il centrodestra stantio e del "già visto" di Rasero ci andrà il M5S o il Partito Democratico  (sventatezze  nell'attribuzione dei voti da riconteggiare), un po’ di Biagio Riccio docet: "contro Rasero con chiunque" potrebbe stimolare convergenze e mobilitare sensibilità, volontà, disponibilità sopite e disamorate verso un protagonismo responsabile e perciò stesso già novità vincente.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento. A presto.