21 dic 2012

Felicità

Due sono state le circostante che m’hanno indotto a ragionare di felicità.

L’intervista di Bruno Gambarotta a Gipo Farassino per introdurre la cerimonia di premiazione al 7° concorso letterario “Stefano Marello” sul tema felicità, presso il teatro Monterosa di Torino sabato 15 dicembre. E la predica del celebrante la S. Messa delle 10,30 nella chiesa S. Giovanni Evangelista il giorno dopo.

Gipo Farassino ha raccontato storie di barriera da testimone e protagonista: gli amici, la “piola” con marito e moglie che la gestivano, le donne, la chitarra, e le canzoni alcune nate lì. Con Gambarotta che stuzzica, ascolta sornione e dice la sua. Vita reale senza ostentazione né reticenza. Così com’è: la compagnia, battute, barzellette, condivisione. Afrore, cultura, risate. Una umanità con pochi soldi, molti sogni, stimoli, voglia. E occasioni per giocarsela.

Al successo di qualcuno partecipano tutti. Mica per generosità innata o scelta consapevole, ma d’istinto. Un idem sentire che consentiva a ciascuno di sentirsi a proprio agio, così insieme.

In chiesa l’incipit del sacerdote è forte: come vanno le cose oggi c’è poco da stare allegri, il 10% degli italiani possiede metà della ricchezza privata esistente in soldi e beni di vario genere, per un ammontare di 4 mila 500 miliardi di euro. Mentre l’altra metà è suddivisa tra il 90% della popolazione!

Inoltre tra quanti si occupano di amministrare la cosa pubblica numerosi sono coloro che spendono e spandono, e non infrequentemente rubano per sé e sodali. Alcuni finiscono in galera ma la frittata resta. E compete a chi riga dritto farsene carico: ossia dopo il danno le beffe.

Meno male che c’è il Natale come perenne fonte di serenità e stimolante speranza.

E la felicita?

È fallace ritenere che dipenda dal potere dei soldi ottenuti non importa come.

La felicità presuppone un contesto sociale equo e giusto, in cui tutti dispongano del necessario per una vita dignitosa.

E la si può raggiungere se si è in pace con se stessi, con la Terra e l’Infinito che la circonda.

 

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