25 gen 2013

Elezioni per il nuovo Parlamento della Repubblica

Il 24-25 febbraio prossimo si vota per eleggere il nuovo Parlamento della Repubblica. La campagna elettorale è in corso e le formazioni politiche che vi partecipano non lesinano parole e lusinghe per portare acqua al proprio mulino.

Forse è utile darsi qualche punto di riferimento per discernere e decidere meglio.

Intanto si va a votare per fare vincere un partito o una coalizione i cui candidati portano avanti un programma condiviso.

Con l’attuale “porcellum” gli elettori decidono, in pratica, quanti parlamentari attribuire ai vari partiti, e questi scelgono a loro volta le persone. Per ovviare a questa stortura (non è purtroppo la sola) il centrosinistra (Partito Democratico, Sel, altri) ha tenuto le primarie, cosicché il leader Pier Luigi Bersani ed i candidati in parlamento sono stati scelti dai cittadini.

Anche il Movimento 5 stelle ha effettuato una consultazione utilizzando internet.

Per essere eletti alla Camera dei deputati occorre superare lo sbarramento del 4%. Il partito o la coalizione che ottiene più voti ha in premio la maggioranza dei deputati. I sondaggi danno il centrosinistra avanti di parecchi punti rispetto al centrodestra che insegue.

In Senato lo sbarramento è all’8%, c’è un modesto premio di maggioranza e il calcolo dei seggi è fatto su base regionale. In pratica per dare vita ad una maggioranza non risicata bisognerà vincere in quasi tutte le regioni e realizzare intese tra forze politiche con programmi compatibili.

Al Capo dello Stato Giorgio Napolitano (ormai al termine del suo settennato), compete affidare l’incarico di formare il nuovo governo. E’ prassi non solo in Italia, scegliere il leader della coalizione che ha ottenuto il maggior numero di voti.

L’obiettivo è realizzare maggioranze stabili e coese sia alla Camera che al Senato, e formare un governo capace, che fronteggi efficacemente le difficoltà in cui versa l’Italia, con la priorità del lavoro, gli investimenti e la ripresa dell’economia per uno sviluppo nuovo.

Per raggiungerlo occorre confermare e rafforzare il consenso di cui gode la coalizione di centrosinistra a guida Bersani, curando in particolare il voto del Senato e la definizione di proficue intese con quanti sono disponibili a mettere faccia e impegno per il bene dell’Italia e dei suoi cittadini.

 

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