22 nov 2012

Una famiglia di quattro persone

Ragioniamo sulla situazione dell’Italia paragonandola ad una famiglia tipo di quattro persone con due che lavorano e guadagnano da vivere decorosamente.

Questa famiglia vive da tempo sopra le sue possibilità e si è indebitata per 1,20 volte il suo guadagno annuale.

Per pagare gli interessi di questo debito se ne va l’equivalente di venti giorni di guadagno ogni anno. Con quello che rimane deve pagare tutte le altre spese: per la casa, cibo, vestiti, dell’auto, per la scuola dei figli, ecc. Per di più la crisi ha ridotto un po’ il guadagno.

La famiglia non può chiedere altri prestiti e dovrebbe iniziare a restituire il debito.

Stando così le cose non resta che aumentare i guadagni lavorando meglio e in di più; ridurre le spese facendo economie; utilizzare eventuali risparmi e/o vendere beni di famiglia per pagare il debito.

E’ proprio questo il punto in cui si trova l’Italia. Con l’economia in difficoltà e la speculazione in agguato pronta ad approfittare cinicamente a proprio vantaggio di ogni minima debolezza.

Ce la faremo ad uscirne?

L’Italia ha beni che si possono vendere per ridurre il debito pubblico, mentre il 10% degli italiani che possiede il 50% della ricchezza privata può e deve dare una grossa mano.

Lo Stato sta riducendo le sue spese e quelle delle altre istituzioni e adottando provvedimenti a sostegno delle fasce deboli, e che rilancino lavoro ed economia verso uno sviluppo nuovo.

Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte (il lavoro ed i redditi medi e bassi hanno sostenuto finora i sacrifici maggiori), in particolare coloro cui compete investire per produrre beni materiali d’avanguardia e immateriali come:  ricerca, innovazione, cultura e qualità diffusa.

Tenendo conto delle garanzie disposte dall’Unione Europea e del fatto che l’Italia possiede un’agile ed efficiente insieme di piccole e medie imprese ed alcune grandi importanti, risorse umane giovani e preparate nonché la maggior parte del patrimonio storico-artistico mondiale, e invidiabili condizioni territoriali e ambientali, dovrebbe essere meno difficile uscirne integri.

 

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